Fermarsi a guardare il vero, vuol dire confrontarsi e conoscere meglio se stessi.
Il linguaggio è figurativo, quello col quale il dipingere è nato ed ha raggiunto
le vette più alte. Ciò non rappresenta un adeguarsi su un cammino facile e già
tracciato.
Forse è proprio il contrario. Perché la fedeltà al vero, è la rappresentazione del
sentire, presuppone, talento, studio, lavoro. I colori, sono prevalentemente composti
da mescolanze, rari gli acuti di tinte, pur anche essendo di tono sicuro, riescono a
comunicare disposizione al raccoglimento, valorizzazione del silenzio, ricerca della
solitudine amica.
( Pubblicato sulla rivista SENZA TITOLO )